VALLE D'ITRIA - Terra di eleganti cittadine di casette bianche - LOCOROTONDO - MARTINA FRANCA- ma soprattutto terra della pietra, della calce e dei trulli. Morfologicamente e strutturalmente antichissimo, il trullo, singolare costruzionecon la base di calcina e la copertura conica di chiancarelle, si presenta generalmente come episodio isolato tranne nel caso di ALBEROBELLO. Unico centro abitato costituito interamente da queste abitazioni contadine del XVI secolo è stato riconosciuto nel 1996 dall' U.N.E.S.C.O. Patrimonio Mondiale dell'Umanità.
CASTELLANA GROTTE - Nata nel cuore di una zona carsica di notevole interesse, è caratterizzata dalla presenza delle famosissime Grotte.Scoperte nel 1938, le Grotte offrono uno splendido scenario speleologico fatto di stalattiti, stalagmiti, tunnel e cavità che la cui famosa Grotta Bianca ne è il massimo esemplare.
OSTUNI - In territorio fitto di ulivi, tra le murge e il mare, si erge Ostuni "la città bianca", chiamata così per il colore delle sue case che, a cascata, dalla cima di tre colli, splendono per il bianco della calce. Come la maggior parte di questi piccoli centri, è chiusa da mura e torrioni cilindrici di origine medioevale; viuzze strette, gradinate ed archi conducono alla sua Cattedrale della fine del XV secolo.
LECCE - E' famosa soprattutto per le caratteristiche architettoniche e gli splendidi monumenti barocchi del suo centro storico.Vie tortuose e piazzette incorniciano importanti edifici come la Basilica di S. Croce, in cui elementi di romanico pugliese si fondono con spettacolari decorazioni barocche e il Duomo, sintesi esemplare del Barocco salentino.
ZOOSAFARI - Il primo parco faunistico d’Italia, il più ricco di specie animali d’Europa. Si estende su una superficie di oltre 140 ettari di terreno, gran parte del quale a Macchia mediterranea. Adagiato sulle colline della Selva di Fasano uno dei posti più belli della Puglia a soli sette chilometri da un mare limpido e cristallino.
Da Levante a Ponente, le grotte sono disseminate lungo tutto il litorale: scogliere alte e frastagliate si alternano a scogli bassi e ampi lembi di sabbia fine. In tutto, si contano circa trenta grotte carsiche nella zona, ognuna delle quali è stata contraddistinta con un nome derivato dalla fantasia degli abitanti del posto.
La grotta più famosa in assoluto è quella della Porcinara che nell’antichità fungeva da tempio per adorare diverse divinità, mentre per alcuni secoli passò sotto l’uso di santuario dapprima messapico, poi greco e infine latino. La grotta di Porcinara è situata a venti metri sul livello del mare, e vi si può accedere per due vie: via terra, percorrendo un sentiero da imboccare subito dopo il ponte “scalo di Castrignano” o in alternativa via mare, poiché l’area antistante la grotta, lunga circa sessanta metri, è ampiamente coperte da gradoni che permettono di salire agevolmente. E’ una delle più grandi e si compone di tre locali. Oltre alla Porcinara, vi sono anche altre grotte di straordinario fascino, come per esempio la Grotta del Drago, chiamata così probabilmente per la sua grande apertura di circa quaranta metri e profonda una sessantina. Alcuni attribuiscono il nome al fatto che la grotta prende proprio la forma di un drago, entrando con la barca dalla parte sinistra. Altra grotta di grande importanza, sia dal punto di vista artistico che archeologico e paleontologico, è la Grotta dei Giganti. Si tratta di una delle grotte carsiche che hanno restituito ai giorni nostri diversi reperti di indiscutibile interesse, come ossa umana, vasetti di vetro e cinque monete di bronzo risalenti all’epoca di Costantino e Romano.
Vi consigliamo anche di visitare la Grotta del diavolo, che si trova a circa cento metri dalla Grotta di Porcinara. Anche qui vi si può entrare sia via mare che via terra, attraverso la bocca alta quattro metri e larga solamente due. Il nome deriva dal fatto che, secondo la leggenda, dal profondo di questa grotta provenissero strani e cupi rumori, che ben presto nella mente della gente si trasformarono in diavoli. Infine, quasi a voler andare in opposizione alla grotta del diavolo, consigliamo la visita della Grotta del Presepe, il cui nome fu assegnato per la somiglianza dello scenario tipico della rappresentazione cristiana. Gli archi bassi, permettono l’ingresso solamente quando il mare è calmo.
Punta Melisso
Il fascinoso promontorio Japigio è conosciuto anche come il Piazzale del Santuario di Santa Maria.Per tutti, è Punta Meliso. Uno sperone roccioso che si protende verso il mare, anzi “i mari”. Infatti,tradizione vuole che Punta Meliso sia il vero punto di confine tra il Mar Mediterraneo e il Mar Adriatico. In realtà, il confine è solo teorico, poiché tutte le carte nautiche concordano sul fatto che il vero confine sia all’altezza dello stretto d’Otranto.
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