ITALIA - PUGLIA - Bari

Capodanno tra mare e trulli

  • Tour guidato , Piccoli gruppi
  • 4 giorni / 3 notti
  • 4 stelle
  • Come da Programma

La Valle d'Itria accoglie il visitatore con distese di ulivi a perdita d'occhio, alberi nati da una terra rossa che profuma di storia e rende il panorama attorno un susseguirsi di effetti cromatici meravigliosi.
Sarà per il bianco delle costruzioni o per la vegetazione che li incornicia, ma ogni paese, ogni borgo della valle, è avvolto da un atmosfera magica, quasi fiabesca!
Partiremo dai vicoli del centro storico di Bari e dalla bellezza del suo lungomare. Ci spostiamo poi nell'atmosfera unica della Valle d'Itria con i suoi trulli e il fascino di una terra senza tempo. Vedremo LocorotondoOstuniAltamura e ci inoltreremo fino a Matera, per visitare i famosi Sassi. L'atmosfera placida e sazia di salsedine di Monopoli ci accompagnerà alla fine del nostro tour.

Dettagli

Giorno 1
Mercoledì 30/12
Nel pomeriggio visita guidata di Bari e del suo centro storico, recentemente rilanciato e rivalutato, che vede un turismo vivace e dinamico. Vi inoltrerete nei suggestivi vicoli di “Bari Vecchia” che conducono all’antica Basilica di San Nicola, al Castello Normanno Svevo e alla caratteristica “strada delle orecchiette”. Potrete godere di una suggestiva vista dalle mura antiche verso il lungomare, proseguendo per le vie dello shopping, ove primeggia il Teatro Petruzzelli. Degustazione del tipico panzerotto e della focaccia barese. Trasferimento in hotel con vostro mezzo, sistemazione, aperitivo di benvenuto, cena e pernottamento.


Giorno 2
Giovedì 31/12
Prima colazione e partenza per la Valle d’Itria per poter visitare il piccolo gioiello urbano dalla forma circolare, ovvero Locorotondo, passeggiata tra i suoi vicoli dalle case bianco latte fino alle terrazze che dominano la valle. Proseguimento per Ostuni, la dama bianca della Puglia, che sorge sulle colline della Murgia, domina la valle degli ulivi millenari e guarda il Mare Adriatico. Scoprirete la “città bianca”, cosi chiamata per via delle abitazioni dipinte a calce che è senza ombra di dubbio uno dei gioielli della Puglia. Pranzo in ristorante. Visita presso uno degli storici frantoi della Valle D’Itria, dove scoprirete le tecniche della molitura, un gesto antico ricco di fascino, che continua a ripetersi oggi come in passato. Al termine della visita degusterete diverse tipologie di olio extravergine pugliese, imparando a riconoscere le caratteristiche di un olio di qualità. Rientro in hotel ad un orario consono per prepararsi al gran cenone di Capodanno. Cena. Pernottamento.


Giorno 3
Venerdì 01/01
Prima colazione e partenza per Altamura, città dei “Claustri”, piccoli angoli del centro storico condivisi da più famiglie, visita della cattedrale palatina e dei vicoli del borgo antico. Degustazione dell’ottimo e fragrante pane DOP in uno dei tradizionali forni cittadini. Pranzo tipico a Matera. Nel pomeriggio visita di Matera, “la città dell’uomo“, con i suoi due rioni chiamati Sassi, patrimonio Unesco dal 1993 e Capitale Europea della Cultura per il 2019. Discenderete nei Sassi alla scoperta delle preistoriche case scavate nel tufo e vi affaccerete su uno dei panorami più belli d’Italia. Incontrerete viuzze e vicinati, potrete visitare una casa grotta e una chiesa rupestre e poi vivrete l’incanto della vista sulla gravina di Matera, che al tramonto si tinge di magia.


Giorno 4
Sabato 02/01
Prima colazione e in mattinata visita di Monopoli, una cittadina dove potrete immergervi nella tradizione marinara, che è viva grazie alla presenza dei pescherecci storici nel porto antico, il quale svolge una funzione di raccordo tra il centro storico e la città. Il borgo antico si distende su un lembo di terra rivolto verso il mare, le case svettano e tra i campanili e le cupole barocche troneggia la Basilica Cattedrale, emblema di fastosità settecentesca. Partenza per il rientro.


Tutto l’itinerario è stato costruito e quotato su condizioni normali di viaggio e di possibilità di visita. Considerando però l’anno particolare a causa dell’emergenza per Covid-19, l’itinerario e gli accessi ai vari siti potrebbero subire variazioni non dipendenti dalla nostra volontà: in tal caso ci adegueremo prontamente per offrire servizi sostitutivi di pari livello.

Date e prezzi
Prezzo
Incluso/Escluso

Quotazione finita per persona (minimo 6 pax paganti) in base doppia/matrimoniale. 
L’itinerario si svolge con mezzo privato dei partecipanti. 
In caso di necessità possiamo quotare a parte il transfer.

La quota comprende
- 3 notti in albergo 4* bevande incluse 
- Aperitivo di benvenuto 
- Cenone di Capodanno, bevande e intrattenimento musicale inclusi 
- colazione 
- guida turistica abilitata mezza giornata primo e ultimo giorno, giornata intera per i tre giorni centrali 
- Cene e pranzi come da programma, bevande incluse (1/4 di vino e acqua) 
- Biglietti di ingresso come da programma: Casa grotta a Matera 
- Degustazioni a Bari, Frantoio e Altamura 
- Assicurazione medico bagaglio base 

La quota non comprende
- Eventuale tassa di soggiorno 
- Pranzi del primo e ultimo giorno 
- Cene non previste 
- Mance 
- Visite facoltative 
- Bevande extra 
- Caffè ai pasti
- Tutto quanto non espressamente indicato ne "la quota comprende"

Appunti di Viaggio

Valle d’Itria: natura, cultura e tradizione
Una vallata verde, che si accende al sole, punteggiata da caratteristici trulli, con muretti a secco che delimitano vigneti e uliveti a perdita d’occhio. Nel mezzo, candidi borghi medievali, tra i più belli d’Italia, animano la campagna circostante. Appare così la Valle d’Itria, un angolo di paradiso a cavallo tra le province di Bari e Brindisi, che fa riferimento ai comuni di Martina Franca, Locorotondo, Cisternino e Alberobello.
In quest’ampia vallata, circondata dalla catena collinare delle Murge, spuntano, protetti da una vegetazione dolce e generosa, poderi, masserie sapientemente ristrutturate e virtuose cantine a gestione familiare, oltre a vecchi acquedotti riabilitati ora a sentieri da percorrere a piedi o in bici.
L’ideale quindi per un turismo eno-gastronomico, sportivo e culturale.

Cosa fare in Valle d’Itria?
Chi viaggia in Valle d’Itria è sicuramente attento alla qualità e ai contenuti, amante del buon vino e della cucina tradizionale, nonché del contatto con la natura.
Le attività possibili sono varie.
Imperdibili i centri storici di Locorotondo, Cisternino e Alberobello: sono dei borghi medievali, custoditi come bomboniere. Un intreccio di vicoli e stradine si aprono, come un gioco di prestigio, su piazze signorili, dominate da palazzi storici e cattedrali. I balconi, addobbati con scenografiche composizioni floreali, sono una chiara dimostrazione di gusto e raffinatezza. I trulli sono concentrati per lo più nel territorio del comune di Alberobello, ed hanno il potere, con la loro caratteristica forma conica, di proiettare il visitatore in una dimensione fiabesca ed onirica

Pernottare in un Trullo
Pernottare in un trullo è sicuramente un’esperienza da fare, per calarvi in un mondo che sembra così straordinariamente irreale. La singolare architettura conica, la candida pietra carsica, e la frescura dell’interno, fanno dei trulli edifici sui generis, peculiari, unici al mondo. Quelli che un tempo erano semplici rifugi dei contadini, oggi sono raffinate case per vacanze, dotate di tutti i confort.
Ce ne sono di vario genere e dimensione, l’ideale per un soggiorno romantico o in famiglia. 

Passeggiare lungo la ciclovia dell’Acquedotto Pugliese
Inaugurata nel 2014, nell’ambito di un ambizioso progetto di rivalutazione del territorio, “la ciclovia dell’acqua” è un percorso ciclabile, che unisce Figazzano, frazione di Cisternino, a Ceglie Messapica, seguendo per 11 km l’acquedotto pugliese, ad oggi la principale fonte di approvvigionamento d’acqua della regione.
Il tracciato si insinua nel cuore della Valle d’Itria, attraversando vigneti, ciliegeti e campi di grano, regalando scorci di grande bellezza naturale. Il sentiero è parte della ciclovia degli Appennini, ma oltre a cicloamatori, riceve anche camminatori, podisti, e appassionati delle passeggiate a cavallo. A metà percorso, un po’ appartato si trova un Ashram, ovvero un centro di culto induista, fondato nel 1979 dalla fotografa Lisetta Carmi, grande devota del maestro Babaji.

Provare le specialità eno-gastronomiche
L’area della Valle d’Itria è ricca di specialità agroalimentari: dal vino all’olio, ai formaggi, ai prodotti da forno, riflesso di una terra generosa e variegata.
Una pietanza tipica di Locorotondo sono gli involtini di trippa, in dialetto gnumere’dde suffuche’te, accompagnati da verdure selvatiche. Altrettanto prelibati sono le bombette di Cisternino, che sono involtini di carne, ripieni di prezzemolo, pepe e formaggio. E come non citare il ricco repertorio caseario, come le varie giuncate, cagliate e ricotte. Altrettanto prelibati sono i prodotti da forno, come il pane casereccio, le focacce, le frise e i taralli, che seguono antiche procedure di lievitazione e di cottura in forno a legna.
Ad accompagnare simili prelibatezze, vini, per lo più bianchi, molto delicati e dal caratteristico sapore fruttato, conseguenza di una terra ricca di minerali.

Per saperne di più
Cisternino
Candida, di un bianco quasi abbagliante, Cisternino domina, da uno dei picchi più alti delle Murge (394 m s.l.m), la dolce Valle d’Itria, sulla quale si protende come una lunga e sinuosa balconata. All’orizzonte, bianchi trulli spuntano come funghi, regalando alla vista un paesaggio fiabesco.
Cisternino subì varie dominazioni, prima i normanni, poi gli angioini, infine gli Aragonesi, e il risultato è un mix di stili.
Simboli della cittadina sono la Torre bianca e la Chiesa Matrice in stile romanico, dedicata a San Nicola di Patara, sotto la quale sono stati recentemente rinvenuti i resti di una chiesa primitiva (oggi museo), databile da una bolla di Papa Alessandro III, 1180.
Al 1400 risale la cinta muraria, che circonda il centro storico di epoca medievale (IX-X sec. d.C.).
Due accessi introducevano al borgo: Porta Grande ad Ovest, Porta Piccola ad est. Al centro del borgo si trova la Piazza Vittorio Emanuele II, con la Torre dell’orologio, un vero e proprio salottino, su cui si concentra la vita sociale.
La città si divide in vari quartieri, mentre lungo l’anello che circonda il centro storico, si aprono ampi e suggestivi slarghi, che si affacciano sulla dolce Valle d’Itria.

Locorotondo
Considerato uno dei Borghi più belli d’Italia, Locorotondo (dal latino locus rotondum) deve il nome e la fama alla sua tonda planimetria.
Le mura circolari, di epoca medievale, conservano al loro interno un borgo-gioiello, che non può che attrarre il visitatore per la raffinatezza. Le pittoresche viuzze, cinte dai bianchi muri delle case, offrono alla vista scorci suggestivi, e da maggio a settembre, gli abitanti si contendo il titolo di “balcone più fiorito”.
Tipiche di Locorotondo sono le Cummerse, ovvero le antiche abitazioni a pianta rettangolare e tetto spiovente composto da tegole di roccia piatta, funzionali alla raccolta dell’acqua piovana, in una zona da sempre molto siccitosa.
Maestosa si eleva nel centro storico la Chiesa Matrice in stile barocco-rinascimentale, mentre degni di nota sono il Palazzo Morelli, dall’enigmatico portone barocco, il Palazzo Comunale Vecchio e l’antica cappella di San Nicola, i cui affreschi sono stati recentemente riportati alla luce.

Alberobello
Il Centro di Alberobello è un museo a cielo aperto, con i 1400 trulli, che conferiscono ai due rioni di Monti e Aia Piccola un aspetto fiabesco. Una policromia che va dal bianco e grigio dei trulli, all’azzurro intenso del cielo, alle macchie di rosso e fucsia delle composizioni floreali che adornano le candide pareti. Oggi il borgo di Alberobello è Patrimonio dell’Umanità tutelato dall’Unesco sin dal 1996, e non potrebbe essere altrimenti, dato il monumentale centro cittadino. Ma cosa sono i trulli e qual era la loro funzione?
Si tratta di costruzioni a secco a pianta centrale, sulla quale si innesta la caratteristica cupola a forma di cono. Queste primitive abitazioni furono costruite dai contadini, quale rifugio temporaneo o permanente, e le più antiche risalgono al XVII secolo. Oggi si trovano trulli di varie epoche e dimensioni, ma il primato per grandezza ed imponenza spetta al Trullo Sovrano, che si trova in Piazza Sacramento, alle spalle della Chiesa dei Santi Cosma e Damino. La struttura del Trullo Sovrano, disposta su due piani, fu commissionata dalla famiglia benestante del sacerdote Cataldo Perta e risale al 1797. La sua maestosa cupola, alta 14 metri, si distingue per grandezza in complesso di ben 12 coni, e attrae l’attenzione di numerosi visitatori.
Infine da non perdere il Museo del Territorio, allestito all’interno di un complesso di 15 trulli comunicanti tra loro, dove sono esposti reperti, attrezzi e testimonianze di un’antica cultura contadina.


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